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Nuova norma gestione conoscenza

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La gestione della conoscenza è una disciplina focalizzata sui modi in cui le organizzazioni creano e utilizzano la conoscenza; non ha una definizione unica accettata e non vi sono norme globali antecedenti alla norma UNI ISO 30401 sui sistemi di gestione. Si deve alla commissione Responsabilità sociale delle organizzazioni l’adozione anche in lingua italiana della sopracitata norma internazionale.

L’intento di questo documento è quello di fissare dei principi e requisiti solidi di gestione della conoscenza:

a) come guida per organizzazioni che mirano ad essere competenti nell’ottimizzare il valore della conoscenza organizzativa;

b) come base per svolgere attività di audit, certificare, valutare e riconoscere tali organizzazioni competenti da parte di organismi di auditing interni ed esterni riconosciuti.

Esistono numerosi e ben noti ostacoli a una gestione della conoscenza di successo che occorre ancora superare, molta confusione con altre discipline quali la gestione delle informazioni, e molte idee errate su come effettuare la gestione della conoscenza, per esempio la convinzione che il semplice acquisto di un sistema tecnologico sia sufficiente a far sì che la gestione della conoscenza aggiunga valore.

Ciascuna organizzazione costruisce un approccio di gestione della conoscenza, in relazione al proprio ambiente di business e operativo, che riflette le proprie specifiche esigenze e gli esiti desiderati.

La norma stabilisce i requisiti e fornisce le linee guida per stabilire, attuare, mantenere, riesaminare e migliorare un sistema efficace di gestione per la gestione della conoscenza nelle organizzazioni. Tutti i requisiti trattati sono applicabili a qualsiasi organizzazione, indipendentemente dal tipo o dalla dimensione, o dai prodotti e servizi forniti.

 

Mobili: pubblicata in lingua italiana la norma UNI EN 14749

La commissione tecnica Mobili ha pubblicato in italiano la UNI EN 14749, che specifica i requisiti di sicurezza e i metodi di prova per le strutture di tutti i tipi di mobili contenitori per uso domestico, per cucina e per bagno e dei loro componenti.

UNI EN 14749:2016 “Mobili – Mobili contenitori e piani di lavoro per uso domestico e per cucina – Requisiti di sicurezza e metodi di prova”

Fonte: UNI.COM

Nuova norma ISO 44001

L’unione fa la forza!
E’, questa, una verità risaputa, icasticamente espressa dal noto proverbio e valida praticamente in tutti i campi del nostro vivere sociale. iso 44001L’efficace collaborazione con altre organizzazioni, o tra persone, può essere ad esempio un potente strumento per realizzare grandi cose nel mondo degli affari. Ed è questo l’oggetto della norma ISO 44001 (“Collaborative business relationship management systems – Requirements and framework”) appena pubblicata: un documento che si pone l’obiettivo di aiutare le aziende a stabilire e migliorare i rapporti di collaborazione, tanto al proprio interno che all’esterno.

I vantaggi di un approccio collaborativo, nel mondo degli affari come in qualsiasi altro contesto, sono ben noti: elaborazione di idee più innovative, riduzione dei costi grazie alla condivisione delle risorse, accesso a nuovi servizi… Insomma, partenariati e progetti comuni danno una marcia in più. A condizione, ovviamente, che il rapporto funzioni.
La norma appena pubblicata fornisce tutti gli strumenti tipici di un sistema di gestione, così come tutti i requisiti di un approccio per processi, da applicare ai rapporti commerciali.
La struttura generale del documento è quella comune alle altre norme sui sistemi di gestione e conosciuta come struttura di alto livello (HLS, High Level Structure), particolare questo che la rende facilmente integrabile ad altri sistemi e processi eventualmente già in uso all’interno dell’organizzazione, e rappresenta un ciclo di otto stadi per garantire relazioni collaborative sostenibili: si va dalla consapevolezza operativa alla creazione di valore, dalla conoscenza alla valutazione interna, dalla selezione dei partner al lavoro insieme, dalla collaborazione alle… exit strategies.

La ISO 44001 è stata sviluppata dall’ISO/PC 286 “Collaborative business relationship management – Framework”, la cui segreteria è seguita dal BSI.
Mick Maghar, Segretario del Comitato, ha così voluto spiegare in sintesi i punti di forza del documento: “la norma che abbiamo elaborato è pensata per organizzazioni di qualsiasi dimensione, private o pubbliche e può essere utilizzata in maniera flessibile: da un singolo progetto o collaborazione one to one alla gestione di relazioni più complesse con numerosi partner. Insomma, credo che la ISO 44001 aiuterà le aziende a lavorare meglio insieme, a massimizzare i benefici delle loro relazioni con gli stakeholder e a favorire la loro sostenibilità”.

Fonte: http://www.iso.org

STABILIMENTI BALNEARI SOSTENIBILI, INDAGINE UNI

A quasi quattro anni dalla pubblicazione dellaUNI/PdR1:2012 “Stabilimenti balneari – Requisiti per la sicurezza, qualità, fruibilità e sostenibilità dei servizi” , UNI si è attivata per verificare l’attuazione e l’utilizzo che il mercato ha fatto del documento.

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A questo scopo è stato predisposto un questionario per la raccolta di una serie di informazioni che, come previsto dalle procedure UNI relative all’elaborazione e al mantenimento delle Prassi di Riferimento, consentiranno di valutare l’interesse del mercato e proporre quindi i passi successivi in relazione al futuro del documento, anche in considerazione degli sviluppi normativi nazionali ed internazionali di questi ultimi anni.

Tutti i soggetti interessati a fornire il proprio contributo e parere in relazione alla UNI/PdR 1:2012 sono invitati a compilare il breve questionario che troverete al seguente indirizzo web entro il 12 dicembre 2016:
https://it.surveymonkey.com/r/JMWHG6H

Innovazione responsabile: in consultazione pubblica la nuova prassi di riferimento

A seguito della riunione del Tavolo UNI/PdR “Innovazione responsabile” svoltasi nel mese di giugno e della successiva verifica da parte degli eserti che partecipano ai lavori, è stato approvato il progetto di prassi di riferimento “Linee guida per la gestione e lo sviluppo di processi per l’innovazione responsabile”.

Il documento – frutto della collaborazione con AIRI, l’Associazione Italiana per la Ricerca Industriale, e con CISE, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Forlì – definisce i criteri utili affinché il processo di innovazione attuato dalle organizzazioni avvenga in modo responsabile, cioè in modo tale che quest’ultimo sia finalizzato al progresso e al miglioramento della qualità della vita, secondo le aspettative delle diverse parti interessate e che sia complessivamente sostenibile sul piano ambientale, sociale ed economico.

L’attività di elaborazione della prassi di riferimento, coordinata da UNI, ha visto il contributo degli esperti di AIRI, CISE e del sistema UNI. Il progetto è ora sottoposto alla fase di consultazione pubblica, con scadenza 13 novembre 2016, al fine di raccogliere osservazioni da parte del mercato.

La prassi si rivolge a tutte le organizzazioni che, nella società contemporanea, rappresentano il principale vettore di diffusione delle innovazioni, con lo scopo non di prescrivere elementi specifici per lo sviluppo di ogni singola innovazione, o di specifici ambiti di ricerca o settori di sviluppo, ma con quello di indicare le condizioni in grado di abilitare e governare lo sviluppo di innovazioni responsabili, finalizzate cioè, alla qualità della vita secondo le aspettative delle parti interessate.
Il documento definisce quindi i requisiti minimi che un’organizzazione deve soddisfare affinché possa esserci innovazione responsabile, partendo dai requisiti che riguardano i risultati e introducendo quindi dei requisiti riferibili all’approccio necessario per la governance dell’innovazione responsabile, finalizzata per l’appunto a conseguire tali risultati.

Si ricorda che le prassi di riferimento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido (al massimo nove mesi dall’approvazione della richiesta) processo di condivisione ristretta ai soli autori, verificata l’assenza di norme o progetti di norma allo studio sullo stesso argomento; costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.